In un momento storico come questo, mentre la formazione professionale si interroga su come vincere la sfida occupazionale, la concezione classica considera la probabilità di restare o rientrare nel mondo del lavoro legata prevalentemente all’accumulo di competenze professionali. Ma è proprio così?
Il dibattito nel mondo della formazione professionale si domanda come riformare la metodologia di trasferimento di capacità all’individuo. Il progetto T-Cap, che rientra nella Strategia “Europa 2020” di crescita sostenibile e inclusiva, parte proprio dall’individuo e dal concetto di Sviluppo Umano, per utilizzare la dicitura scelta dall’ONU, che si fa spazio nella tendenza a concentrare l’attenzione esclusivamente sui mezzi dello sviluppo dimenticandone i fini, ovvero il benessere e la libertà degli esseri umani, determinando gravi conseguenze sull’efficacia delle strategie e delle politiche di sviluppo.
L’approccio delle capacità (Amartya Sen, 2000, 2004) offre nuove opportunità per mettere in discussione la pertinenza e l’efficacia delle politiche pubbliche, come le politiche di attivazione delle persone in cerca di lavoro e i programmi di formazione professionale. In questo senso si considera la formazione come una libertà finalizzata anzitutto alla realizzazione degli individui e al loro sviluppo professionale, non solo più come adattamento delle loro competenze alle esigenze delle aziende. L’obiettivo del progetto T-Cap consiste nell’indagare il carattere più o meno favorevole allo sviluppo delle capacità delle pratiche organizzative e pedagogiche dei 15 centri di formazione che erogano percorsi a persone in cerca di lavoro. E’ quindi necessario mettere in gioco le proprie capacità e competenze per trasformare le risorse educative in reali opportunità di sviluppo professionale.
Per capacità si intendono le combinazioni potenziali di funzionamenti che una persona è in grado di realizzare autonomamente e liberamente, favorendo le proprie aspirazioni e predisposizioni senza per forza escludere lavori ma piuttosto trovando una collocazione personalizzata all’interno di essi. Ciò che emerge dalle considerazioni di Amartya Sen è l’importanza del ruolo attivo del soggetto nel contesto sociale, nel realizzare se stesso e i propri valori, ovvero inseguire tutti quegli elementi che sono necessari al soggetto (capacità) per poter provvedere attivamente allo sviluppo del proprio io e all’eliminazione del proprio malessere formativo.
Amartya Sen afferma: “promuovere lo sviluppo umano non significa solo soddisfare i bisogni degli esseri umani ma significa contribuire attivamente a crearli”.
Lo sviluppo professionale deve quindi essere inteso in una prospettiva larga di benessere personale e non essere ridotto unicamente all’acquisizione di conoscenze e di saper-fare. Ciò implica la possibilità per la persona di costruire un progetto di inserimento socio-professionale che non risponda solo ai bisogni immediati del mercato del lavoro, ma anche agli scopi che la persona vi attribuisce.
Mediante l’analisi, l’esempio e il confronto di buone pratiche, il progetto T-Cap ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle capacità di soggetti disoccupati a ridiventare i principali attori del proprio percorso professionale, aumentando il grado di autonomia, di espressione delle propri qualità e, in un’ottica sociale, di recupero di sicurezza in se stessi.
I prodotti del progetto sono previsti per dicembre 2015 e per saperne di più visita il sito: www.t-cap.eu e segui le video interviste ai partner di progetto.