I lavoratori scarsamente qualificati incontrano crescenti difficoltà a trovare un lavoro e non reggono la concorrenza rispetto i lavoratori mediamente qualificati in lavori a bassa specializzazione. Al contrario, le opportunità di lavoro sono in crescita in alcune professioni ad alta specializzazione.
Questi i principali risultati della European Vacancy and Recruitment Report 2014 pubblicati lo scorso 23 giugno.
Il rapporto analizza la natura divergente di occupazione negli Stati membri dell’UE durante la recessione e identifica tre gruppi di paesi in base alle rispettive condizioni del mercato del lavoro:
i Paesi più colpiti dalla recessione (come la Grecia, la Spagna e il Portogallo), Paesi che hanno registrato i migliori risultati durante la crisi (come Austria, Svezia e Germania), e infine i Paesi caratterizzati da una carenza di manodopera in certe professioni che richiedo un’alta qualifica (come Ungheria, Polonia e Slovacchia).
I risultati del rapporto evidenziano la necessità per gli Stati membri di attuare iniziative politiche di supporto a chi cerca lavoro, come il programma Garanzia Giovani. I finanziamenti dei Fondi strutturali UE è a disposizione per aiutare gli Stati membri ad affrontare le sfide economiche e sociali, l’Europa deve affrontare da qui al 2020 un investimento in capitale umano tramite il Fondo Sociale Europeo di circa 80 miliardi di euro.
L’Italia non ha ancora firmato l’Accordo di Partenariato con la Commissione Europea, passo necessario per la definizione del Programma Operativo. Al momento hanno firmato Danimarca, Cipro, Slovacchia e le tre repubbliche Baltiche, Lituania, Lettonia e Estonia.
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