Progetto EECEME, l’importanza dell’attività motoria nella prima infanzia

Promuovere il movimento e l’attività fisica nei bambini fin dai primi anni di vita, genera una sana educazione e uno sviluppo equilibrato della personalità. Attraverso il movimento il bambino acquisisce numerosi benefici, sia dal punto di vista motorio che da quello psicologico e sociale. Esistono varie pratiche che promuovono il movimento e l’attività fisica nei bambini. Il primo passo del progetto EECEME è stato proprio la realizzazione di una ricca raccolta di Buone Pratiche di attività fisiche di base nella prima infanzia, raccolte dalle organizzazioni partecipanti al progetto in Austria, Italia, Grecia, Macedonia e Germania. Queste pratiche sono state oggetto di studio di analisi effettuato dai ricercatori del CSI (Centro Sportivo Italiano) che hanno prodotto nel settembre 2021 un Documento di Analisi, che sarà presto pubblicato e diffuso dai canali ufficiali del progetto.
Ci rendiamo conto come oggi, dopo aver vissuto l’interruzione di tante attività in tutta Europa durante l’emergenza Covid, poter svolgere nuovamente attività all’aria aperta, movimenti in acqua o sport con altre persone sia una possibilità ancora maggiore. Le pratiche raccolte tra le organizzazioni partecipanti al progetto EECEME sono state suddivise in 4 categorie: 1) Pratiche di attività motoria di base 2) Pratiche in acqua 3) Pratiche di introduzione allo sport 4) Pratiche all’aperto. Nel ricco repertorio di pratiche di attività fisica nella prima infanzia del documento di analisi (costituito da 33 buone pratiche) osserviamo qui alcune delle migliori pratiche italiane raccolte presso gli Enti associati a Scuola Centrale Formazione: ECFOP (Scuola dell’infanzia San Giuseppe) e Fondazione IREA.
ATTIVITA’ MOTORIA DI BASE E INTRODUZIONE ALLO SPORT. Spesso il bambino mostra semplicemente una volontà forte e naturale di muoversi. Quando il bambino è appassionato di attività fisica, ovviamente sotto forma di gioco e divertimento, mostra un grande impegno e mette in evidenza una motivazione concreta. Le pratiche di introduzione allo sport sono attività finalizzate alle abilità motorie di base, all’apprendimento ludico e alla conoscenza delle varie discipline secondo un approccio spesso “Multisport”, come avviene con la pratica dell’IREA “Gioco Sport” e “Propedeutica” in vari sport nei bambini della “S. Maria delle Grazie” (buone pratiche  italiane, raccolte presso Fondazione IREA).
PRATICHE ALL’APERTO. L’attività all’aria aperta offre al bambino un ambiente privilegiato rispetto all’aula o in palestra: l’esperienza sensoriale è diversa in quanto i bambini godono di maggiore libertà e respiro a contatto con la natura. All’aperto è possibile anche correre e lì il bambino può sperimentare la libertà di svolgere attività “disordinate” nello spazio. Stare all’aria aperta permette di avere più spazio: più spazio per il corpo, per le emozioni, per le sensazioni e per i pensieri. Numerose sono le pratiche outdoor italiane raccolte presso l’ECFOP, Scuola dell’infanzia San Giuseppe, come “STAGIONI E NON SOLO” attraverso le quali è possibile coniugare gli aspetti dello sviluppo motorio con gli apprendimenti richiesti dai programmi curriculari; oppure “LO STUDIO DELL’ALBERO”, un’attività ludica e motoria in un ambiente naturale durante la quale i bambini, scegliendo un albero di preferenza, si impegnano a riprodurlo il più fedelmente possibile attraverso le immagini raccolte attraverso le fotografie e quanto è stato osservato per esperienza diretta. E infine il progetto “MANEGGIO ” che prevede la partecipazione di gruppi classe ad attività all’interno di un maneggio in cui viene enfatizzata la capacità di percepire il proprio corpo e i suoi movimenti attraverso il rapporto diretto con gli animali
PRATICHE IN ACQUA. I bambini, soprattutto all’inizio, a volte hanno paura dell’acqua. La reazione di un bambino all’acqua è spesso la diretta conseguenza di come questa esperienza gli viene presentata. Ma l’acqua è in realtà un elemento con cui il bambino ha già sviluppato una forte familiarità nel grembo materno, quando galleggiava nel liquido amniotico per molti mesi. La pratica “GIOCHIAMO IN ACQUA ” raccolta presso ECFOP, ha lo scopo di avvicinare i bambini all’elemento acqua attraverso un’attività che può essere svolta insieme ai compagni di classe e preferibilmente con l’aiuto degli insegnanti. L’attività motoria in acqua permette di percepire il corpo in modo nuovo, sviluppando nuove capacità motorie e psicologiche (un aumento del senso di autoefficacia e autonomia). La realizzazione di questa attività, oltre a richiedere una piscina riscaldata, può essere effettuata con l’ausilio di attrezzi normalmente presenti in piscina (palline, cerchi o giochi di gomma).
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Ringraziamo la Scuola dell’infanzia San Giuseppe (ECFOP) per il materiale fotografico fornito che mostra alcune delle pratiche citate nell’articolo.
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Maria Lorenzini – lorenzini.m@scformazione.org
 

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