In Italia trovare un “link stabile” per collegare con successo “domanda e offerta”, quindi le richieste delle aziende e le competenze dei candidati, è un’impresa in divenire: ancora oggi si fatica a trovare ingegneri, architetti, specialisti in scienze economiche e gestionali d’impresa; ma anche periti, dirigenti, operai specializzati.
Dai dati rilevati nei primi tre mesi dell’anno emerge infatti che circa un’assunzione su cinque (19,9%) è considerata dagli stessi imprenditori «di difficile reperimento».
Ai primi posti per il reperimento del giusto candidato ci sono regioni come Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Liguria e Lazio; ma, anche in Puglia, Sicilia e Campania la percentuale di “introvabili” supera la doppia cifra.
Gli imprenditori cercano sempre più profili con un livello di formazione adeguato (percentuali delle assunzioni nel primo trimestre 2017: 41% diplomati, 17% laureati, i6% candidati in possesso di qualifiche professionali).
Il vice presidente di Confindustria per il Capitale umano, Giovanni Brugnoli sottolinea che “se non vogliamo accrescere il numero di inoccupati è imprescindibile che scuola e università ascoltino le aziende, le categorie e i territori, nel disegnare l’offerta didattica“.
Fonte della notizia: http://www.scuola24.ilsole24ore.com/art/formazione/2017-01-30/mancano-periti-e-specialisti-ancora-un-assunzione-5-e-didifficile-reperimento-185103.php?uuid=AEbYFqK&cmpid=nlqs
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