WEBINAR ADAPT: smart working e indirizzi operativi per orientare le imprese

SINTESI CONTENUTI OPERATIVI DEL WEBINAR ADAPT SU RAPPORTI DI LAVORO E CORONAVIRUS

a cura di Annalisa Scarlino

Lo scorso mercoledì 26 febbraio 2020 (ore 14.00-15.00) si è svolto il Webinar  di ADAPT sulle misure d’urgenza adottate dal Governo per l’allarme Coronavirus: smart working e indirizzi operativi per orientare le imprese nella gestione dei rapporti di lavoro (decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6).

Qui di seguito proponiamo una breve sintesi delle soluzioni operative da adottare a seguito delle indicazioni ministeriali per la gestione ed il contenimento dell’emergenza da Coronavirus.

Dall’art. 2087 del codice civile deriva l’obbligo del datore di lavoro di tutelare il lavoratore. Risulta evidente la necessità di un comportamento attivo del datore di lavoro volto a prevenire il contagio da Coronavirus tra i lavoratori.

Quali sono le misure da adottare?

  1. Disposizioni del Ministero della salute se ne consiglia l’affissione nel luogo di lavoro o la comunicazione ai dipendenti, insieme ai presidi disposti a livello regionale e ad eventuali altre misure che il datore di lavoro concorda con il medico del lavoro; tra le misure da adottare secondo il Ministero abbiamo: erogatori detergente antibatterico negli spazi di lavoro; affissione cartelli comportamenti da tenere, intensificare pulizie delle superfici di lavoro con detergenti a base di alcol (almeno 60% o cloro); prestare particolare attenzione ai lavoratori che manifestino sintomi simil influenzali (mascherina, lavoro da casa e nelle ipotesi indicate dal ministero contattare i numeri utili per le segnalazioni);
  2. Si ricorda che in capo a tutti i cittadini vige l’obbligo di segnalare l’eventuale transitato-sosta nella zona rossa a partire dal 1 febbraio 2020.

Tra le misure più diffuse adottate nelle aziende citiamo:

  1. L’adozione del lavoro agile con forma semplificata fino al 15 marzo 2020 per le imprese con sede nella zona rossa e gialla o i cui lavoratori siano residenti o domiciliati nelle zone indicate dal Decreto 23 febbraio 2020 n. 6 https://www.inail.it/cs/internet/docs/avviso-coronavirus-informativa-decreto_6443144051362.pdf come modificato con il Decreto 25 febbraio 2020 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/02/25/20A01278/sg. Inoltre, a seguito del Dpcm 1 marzo 2020 (così come modificato dal Dpcm 4 marzo 2020) lo smart working può essere attivato in modo semplificato (senza accordo individuale tra datore di lavoro e dipendente) in tutta Italia e fino al prossimo 31 luglio. Il datore di lavoro dovrà inviare anche via e-mail al dipendente l’informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile scaricabile sul sito Inail https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/avvisi-e-scadenze/avviso-coronavirus-informativa.html e procedere alla comunicazione massiva dell’elenco dei lavoratori “agili” attraverso il portale https://servizi.lavoro.gov.it/ModalitaSemplificataComunicazioneSmartWorking/

  2. Disposizioni di annullare riunioni in presenza (se possibile sostituire gli incontri in presenza con skype call e simili) ed evitare spostamenti con trasporti pubblici (treni, aereo, autobus)
  3. Per le imprese connesse alla zona rossa impossibilitate a svolgere l’attività lavorativa per ordinanza della pubblica autorità sono valutabili le condizioni per ricorrere alla cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) come misura di sostegno al reddito (si veda artt. 9-18 del D.Lgs 148/2015).
  4. Nel caso in cui non si possa ricorrere al lavoro da casa, o alla CIGO è ovviamente vietato imporre al lavoratore delle ferie obbligatorie, occorrerà valutare insieme al lavoratore e alle parti sociali la strada più opportuna da intraprendere.

E’ Necessario aggiornare il documento di valutazioni dei rischi (DVR)?

La domanda si presta ad una duplice interpretazione: secondo l’art 29 d.lgs. 81/2015 sembrerebbe di no, perchè la situazione di rischio biologico (virus) è esterna all’ambiente di lavoro. Si potrebbe comunque considerare l’aggiornamento del DVR entro 30 giorni ai sensi dell art. 28 del decreto. Ad ogni modo, in caso di ricorso alla modalità di lavoro da casa (lavoro agile) questo dovrà essere indicato nel DVR.

[divider]approfondimenti[/divider]

Coronavirus: una emergenza non solo medica. Primi indirizzi operativi per la gestione dei rapporti di lavoro a cura di Michele Tiraboschi

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Per ulteriori aggiornamenti rimandiamo al PORTALE del MINISTERO

COMUNICAZIONI DI SMART WORKING: PROCEDURA SEMPLIFICATA

“Nell’ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 (coronavirus), il Presidente del Consiglio dei ministri ha emanato il 1° marzo 2020 un nuovo Decreto (ora sostituito dall’articolo 1, comma 1, lettera n del Dpcm 4 marzo)che interviene anche sulle modalità di accesso allo smart working

Accedi alla procedura telematica semplificata per il caricamento massivo delle comunicazioni di smart working ai sensi del DPCM del 1° marzo 2020. Per i quesiti sull’utilizzo è possibile visitare l’URP e inviare una richiesta di assistenza“.

FONTE: landing page cliclavoro https://www.cliclavoro.gov.it/Aziende/Pagine/Smart-working.aspx 

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